“Teresa inizia a capire che amare veramente Dio significa prima di ogni altra cosa accorgersi della verità del suo amore. È l’amore di Dio che ha vinto la morte nella risurrezione di Gesù. Teresa si incontra col Crocifisso risorto e nel suo corpo vede, legge con chiarezza la potenza di questo amore, capace di superare ogni resistenza e abbattere ogni ostacolo (…)
Oggi Teresa ci ripete che Gesù Cristo è vivo, di
una vita offerta e donata a chiunque
voglia accoglierla. Che cosa ci trattiene dal seguirla? Che cosa ci impedisce
di fare la sua stessa esperienza? Troppe cose ci occupano, cose che non abbiamo
scelto liberamente, ma da cui lasciamo che la nostra vita sia riempita. Non ci
nutrono, non ci dissetano, non ci scaldano, e tuttavia non abbiamo la forza di
liberarcene. Sappiamo che Teresa ha lottato a lungo per liberarsi da ciò che
possedeva o, per meglio dire, da ciò che la possedeva. Non possiamo perciò
pensare che per noi sia più facile che per lei, né che sia possibile giungere a
una vera trasformazione di noi stessi senza la grazia di Dio, da invocare
instancabilmente, e senza un serio impegno da parte nostra. Un impegno che
dobbiamo esercitare in una duplice direzione: nello svuotarci di tanta zavorra,
che ci rallenta e ci confonde, e nel metterci all’opera per compiere
responsabilmente il lavoro che ci è stato affidato. In fondo, l’uomo è fatto in
un modo tale che solo l’azione obbediente alla volontà di Dio può trasformarlo.
E lo dico ben sapendo quanto sia importante che sia la volontà di Dio e non
dell’uomo a dirigere, dall’interno, la nostra volontà. Che Teresa ci insegni a
ritrovare la nostra libertà nel consegnarci a Colui che ci vuole effettivamente
liberi!”
(P. Saverio Cannistrà, Preposito Genera
le ocd, 15 ottobre 2009)
Oggi ripetiamo co n fede:
"Santa Madre Teresa, luce nella chiesa di Cristo,
insegnaci la via della perfezione c
he conduce all'unione eterna con Cristo".
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